In Casentino, in provincia di Arezzo, svetta sulla cima del piccolo comune di Poppi il Castello dei Conti Guidi, considerato il simbolo del territorio del parco delle foreste casentinesi. Vale la pena visitarlo con i bambini? Cosa c’è al suo interno? Il biglietto vale la visita? Si entra oppure no, col cane? In questo post vi daremo tutte le info utili per come visitare il castello di Poppi con i bambini.

Tuttavia, tralasceremo la storia, rimandando per la descrizione storico artistica al sito: https://www.ilbelcasentino.it/castello_poppi.html dove troverete tante notizie interessanti e curiosità.

Arrivare a Poppi, lasciare la macchina e proseguire al castello a piedi

Il borgo di Poppi è splendido, un gioiello da visitare indipendentemente dalla visita o meno all’interno del castello, ma si erge sulla sommità di un colle al di fuori delle mura del quale dovrete lasciare la macchina e proseguire a piedi. Niente di infattibile, anche col passeggino, ma considerate che il paesino si percorre in un saliscendi di salite e discese. Se appena prima di entrare nel borgo noterete le macchine parcheggiate lungo la strada, ebbene, trovato il posto non tergiversate e lasciate l’auto: i posteggi hanno una capienza limitata!

Il Castello dei Conti Guidi, all’esterno

Il castello si palesa alla vista al termine di una salita lastricata: è bello da vedere anche dall’esterno. Fu edificato tra la fine del XII e gli inizi del XIV secolo dalla famiglia dei Guidi ed è il castello più “recente” tra tutti quelli costruiti da questa casata in Casentino.

la salita al castello di Poppi

Nel giardino antistante, c’è un delizioso chiosco con un bel piazzale all’ombra. Non mancano sedie e tavolini dove fare una pausa per la merenda o il pranzo. Tra l’altro, a maggior ragione se non entrerete nel castello, il bar ha servizi igienici puliti e a disposizione dei clienti, buono a sapersi se siete con i piccoli in caso di “emergenza bagno”.

la terrazza del chiosco di fronte al Castello di Poppi

Cosa c’è da vedere all’interno del Castello dei Conti Guidi

Le stanze visitabili all’interno del castello non sono moltissime, ma l’ambiente è suggestivo e ben conservato. Una stanza raccoglie libri antichi e manoscritti, è vietato fare fotografie: ci farete un’incursione veloce perché ai bambini interessa il giusto e l’onesto. Il cortile interno del castello, attraversato da un saliscendi di scalinate è molto suggestivo e regala la possibilità di accedere a diverse sale da entrate diverse. In tutte le aree di passaggio è consentito portarsi dietro il proprio cagnolino, ma deve essere davvero -ino -ino poiché dovrà essere preso in braccio ogni qual volta entrerete in una sala.

Per accedere al Castello dei Conti Guidi di Poppi si attraversa un piccolo ponte su un fossato a secco che ci introduce nella “munizione” dove era collocata la guardia armata del castello. Attraversato questo piccolo edificio ci troviamo nel cortile esterno che gira intorno al palazzo, in questo spazio si trova un elegante pozzo.

Al piano terreno del castello

A destra, appena entrati, c’è una piccola porta che porta alla stretta e angusta prigione.

Continuando il giro della corte troverete le Scuderie dei Guidi, un’ampia sala con una caratteristica architettura medievale utilizzata oggi per mostre. In fondo alla corte, si trova un tavolo in pietra che è chiamato “tavolo della giustizia” perché dalla metà del ‘400, periodo in cui Poppi comincia ad essere amministrato da un vicario inviato dalla Repubblica Fiorentina e vi venne istituito il tribunale.

A qualche metro dal tavolo una porta ci fa scendere in una sala posta sotto la corte che è stata dedicata a Tommaso Crudeli, poeta di Poppi della prima metà del Settecento.

Le pareti interne dell’intero Castello di Poppi sono impreziosite da numerosissimi stemmi gentilizi, al piano terreno troviamo i più raffinati realizzati in terracotta invetriata dai Della Robbia, la nota famiglia di ceramisti fiorentini.

Al primo piano potrete visitare il Salone delle Feste

Qui i Conti Guidi tenevano banchetti, feste, spettacoli. La sala è riccamente decorata, una particolare attenzione va rivolta al soffitto. Qui sono presenti varie opere d’arte tra cui una terracotta di Benedetto Buglioni raffigurante la Madonna della Cintola e Santi. Oggi questa sala (come dimostrano le molte sedie allestite ad auditorium) è spesso utilizzata per convegni e conferenze.

All’ultimo piano del Castello di Poppi, il Piano Nobile si trovavano le stanze residenziali dei Conti Guidi

Le stanze dei Guidi sono tutte affrescate. Nella più grande è esposto un plastico della Battaglia di Campaldino che mostra la disposizione degli schieramenti delle truppe Guelfe e Ghibelline prima di affrontare questo scontro avvenuto l’11 giugno 1289 in una piana (di Campaldino) a poca distanza e in vista dal castello. È un plastico davanti al quale i bambini si incanteranno per lungo tempo …

Un’altra di queste sale è la Cappella dei Guidi, uno dei gioielli artistici del Casentino. Un’altra stanza, che si trova sopra le due appena descritte è la “Sala del Caminetto”, affascinante proprio per la presenza di un elegante elemento.

La cella campanaria: le scale sono ripide e arrivare alla cima è dura per i bambini piccoli

Dal ballatoio del Piano Nobile parte un’irta scalinata in legno che conduce alla cella campanaria posta in cima alla torre del Castello di Poppi. Sono 104 scalini che noi abbiamo affrontato con i braccio il nostro Jack russel in evidente allerta e i bambini che si sentivano soffrire di vertigini. Molti bambini più piccoli presenti non sono riusciti a raggiungere la vetta per paura delle scale ripide e strette. Durante il percorso, vi toccherà fermarvi e prendere fiato, sarà l’occasione per ammirare interessanti particolari di questo suggestivo ambiente, primo fra tutti, l’antico meccanismo dell’orologio.

Giunti in cima alla torre la nostra fatica è stata assolutamente ripagata dagli ampi panorami sul Casentino.

La torre del castello e una leggenda da raccontare ai bambini durante la visita

Il castello originale è oggi conosciuto come Torre del Diavolo e non è particolarmente individuabile dall’esterno a causa della presenza di alcuni alberi secolari. La storia legata al suo nome è fantasiosa e inquietante, così come lo devono essere le storie di fantasmi.

Il fantasma in questione è Matilda, famosa per la sua bellezza e una vera e propria mangiatrice di uomini giovani e belli, il cui destino, dopo aver giaciuto con lei, era di sopravvivere all’esperienza per brevissimo temo. Gli abitanti del posto sembravano tollerare queste sue abitudini, fino a quando un giorno scelse uno di loro. I documenti attestano che la popolazione di Poppi si rivoltò chiedendo che fosse punita. Secondo la leggenda, fu murata viva all’interno della torre, quella stessa torre dove spesso aveva mandato i suoi amanti a morire.

Informazioni utili per visitare il castello

Per i giorni e gli orari in cui visitare consultate il sito www.buonconte.com tel. +39.0575.520516.

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