Un sabato mattina tra arte e natura… nel Chianti senese
Mia figlia Camilla, nella scelta della scuola media, ha deciso che pur di non tornare a casa tardi per pranzo, preferiva fare orario corto e … Settimana lunga! Così, ogni tanto, mi sono concesso dei sabati mattina da trascorrere con l’altra mia figlia, Emma. Tra questi, ricordo come molto piacevole, la “girata” che abbiamo fatto al “Parco Sculture del Chianti”, tra Pievasciata e Vagliagli, a circa 15 km da Siena, 1 ora e ½ da Sesto Fiorentino (Firenze), con un ultimo tratto di strada bianca non asfaltata… Ma ne è valsa veramente la pena! Ecco allora il parco sculture del Chianti con i bambini:
Il “Parco Sculture del Chianti” come è realizzato
È un anello circolare, un sentiero ben battuto di circa 1 km, immerso in un bosco di querce, nel quale, su iniziativa di privati appassionati di arte – i coniugi Giadrossi – a partire dal 2004 sono state posizionate circa 30 opere d’arte contemporanea di artisti di tutto il mondo.
Una vera e propria mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee
Le opere sono del tutto integrate nel contesto naturale che le circonda. Ogni artista, infatti, è stato prima invitato a visitare il bosco e, in seguito, ha fatto una proposta scegliendo il luogo per lui più adatto. L’obiettivo era fare in modo che il proprio lavoro diventasse parte integrante dell’ambiente circostante. E così le opere realizzate dagli artisti non prevaricano la natura circostante, ma la integrano e l’esaltano. Inoltre, le opere sono state realizzate in forme, dimensioni e materiali diversi (marmi e graniti, ma anche vetro, luci neon e suoni), per dare al visitatore un’idea della grande varietà che contraddistingue l’arte contemporanea.
Nel parco inoltre è stato creato un anfiteatro, nel quale sono “sedute” sagome di personaggi dello spettacolo, che ospita spettacoli musicali la sera al tramonto nei mesi di Luglio e Agosto.
La nostra esperienza di visita al Parco con i bambini
Non so se è sempre così, ma la mattina in cui siamo andati noi al parco, c’erano pochissimi visitatori e le opere nel bosco sembrava essere lì solo per noi, per essere scoperte e per sorprenderci ogni volta (anche con più gente credo comunque che non si sarebbe avuta la sensazione di affollamento che ci può essere in una galleria d’arte…).
Pochi passi e… Ecco una nuova sorpresa! Certo, non siamo esperti di arte moderna, ma proprio per questo ritrovarsi a fare commenti divertenti su cosa l’artista avesse voluto rappresentare ha reso la passeggiata ancora più coinvolgente.
La possibilità di usare un’App gratuita e l’audioguida alla biglietteria
Per avere informazioni sulle singole opere si sarebbe potuto usare anche un’App gratuita, una sorta di audioguida disponibile sia per dispositivi Apple che Android che fornisce spiegazioni su opere, artisti, materiali utilizzati,… Ma purtroppo proprio quella mattina ho avuto problemi a scaricarla, e solo una volta tornati alla biglietteria ho scoperto che era possibile anche noleggiare un dispositivo nella biglietteria.
Nel parco è possibile fare picnic e rilassarsi
Abbiamo trascorso un paio d’ore all’aperto e, complice la bella giornata di sole, ne abbiamo approfittato per fare un bel pic nic (nel parco ci sono un paio di aree con tavoli), perché si sa, camminare nel bosco fa venire appetito…
A mangiare ci siamo fermati vicino a IL PENSATORE (Ichwan Noor, Indonesia) una delle opere che sono piaciute di più ad Emma (ma forse perché aveva fame!!). Le altre opere che le sono piaciute di più sono state il SALTO DELLA CAVALLINA (Domenic Benhura, Zimbabwe) che mostra un gruppo di bambini felici mentre giocano al salto della cavallina, l’ARCOBALENO (Federica Marangoni, Italia) realizzata in vetro colorato di Murano e luci al neon, e il LABIRINTO (Jeff Saward) di forma ottagonale in vetro che si può percorrere (non è l’unica opera interattiva, c’è anche un percorso nel quale si attivano dei suoni camminandoci dentro…).
Un parco in divenire, che vale la pena andare a riscoprire ciclicamente
Noi siamo andati circa un anno fa, ma da quello che ho capito varrebbe la pena ritornare, anche perché il parco è in divenire… Gli artisti continuano a visitarlo e a fare proposte per inserire nuove installazioni e sculture che creino una continuità e non vadano in contrasto con quelle già presenti.
Certo lo spazio non è illimitato, e forse anche per questo il progetto ha cominciato a spostarsi oltre i confini del bosco. E così anche la vicina cittadina di Pieveasciata si sta trasformando in un Borgo di Arte Contemporanea. Nelle strade vicino al parco sono state installate altre 11 opere… Noi abbiamo visto solo i PEPERONI giganti, ma eravamo un po’ di corsa, volevamo concludere la nostra gita andando a Siena, che non è distante, a prendere qualche ricciarello per merenda!
Da non trascurare, Pievasciata, borgo ricco di installazioni artistiche
Nel piccolo borgo e nei suoi immediati dintorni potrete trovare nove sculture d’arte contemporanea. Tra le opere, ad esempio, è possibile ammirare gli “Struzzi Metropolitani”, un uomo e una donna alti 5,60 mt che immergono la faccia tra i rami dei cipressi, un cavallo in acciaio corten intitolato “Palio”, ma anche una grande bottiglia di vino “Chianti Classico”. Le sculture sono visibili da tutti lungo le strade che da Ponte a Bozzone, Pianella, Vagliagli o Gaiole conducono a Pievasciata.
Informazioni utili
- Il Parco si trova in località La Fornace, vicino Pievasciata (Siena)
- è aperto tutto l’anno, dalla ore 10:00 in poi (la chiusura è generalmente prima del tramonto, e varia a seconda della stagione).
- I sentieri del bosco (1 Km) sono percorribili tranquillamente col passeggino (e con le sedie a rotelle: c’è una pendenza massima del 20%).
- Per la App che si può scaricare è “ChiantiPark” (gratuita su AppleStore o Google Play), vi raccomandiamo di scaricare l’App prima di arrivare perché c’è poco segnale in loco.
- C’è la possibilità di prenotare una visita guidata (info@chiantisculpturepark.it).
- I cani sono ammessi ma al guinzaglio.
Costi di ingresso
Costo dell’ingresso: 10 € adulti, 5 € bambini.